Benfenati Federico

Nato il 12/10/1924 a Minerbio. Militò nella Brigata Matteotti Città ed operò a Bologna dove fu incarcerato dal 26/03/1945. Venne processato assieme ad altri 26 imputati fra il 12/04 e il 17/04/1945 per appartenenza a banda armata ed alto tradimento. La sentenza mandò 6 partigiani a morte e comminò 4 pene all’ergastolo. Fu tra i condannati a morte. Venne ucciso il 17/04/1945 in via Riva Reno 52.
Riconosciuto partigiano dal 01/03/1944 al 18/04/1945.

Bordoni Dionigio

Nato il 02/03/1905 a Minerbio. Militò nella 4° Brigata Venturoli Garibaldi e operò a Castel Maggiore. Venne fucilato dai tedeschi con altri 6 patrioti in località Biscia (Castel Maggiore) il 12/09/1944. In precedenza 2 partigiani avevano attaccato un camion tedesco, disarmato e lasciato liberi i due militari catturati. Questi riferirono l’accaduto al loro comando, il quale ordinò la strage e la distruzione della casa colonica presso la quale era avvenuto l’attentato.
Riconosciuto partigiano dall’ 01/10/1943 al 12/09/1944.

Bortolotti Rodomonte Giulio

Nato il 04/10/1875 a Minerbio. Militò nella 4° Brigata Venturoli Garibaldi. Catturato a Minerbio, fu internato in campo di concentramento a Bergen Belsen dove morì il 04/11/1944.
Riconosciuto partigiano dal 01/04/1944 al 04/11/1944.

Broccoli Luigi

Nato l' 11/03/1921 a Castenaso. Prestò servizio militare dal 12/01/1943. L’ 08/09/1943 si trovava in licenza di convalescenza e fu reclutato nel movimento partigiano da Bruno Tosarelli. Fu membro del CLN di Castenaso dal 1943 al 1945. Commissario politico nel distretto Castenaso della 7° Brigata GAP Gianni Garibaldi, dovette abbandonare la zona di Castenaso nel novembre 1944 perché ricercato dalla polizia fascista. Passò quindi nella zona di Altedo e poi in quella di Minerbio dove diresse l’attività del Comitato di difesa dei contadini e del distretto Castenaso. Fu gravemente ferito il 18/04/1945 per lo scoppio avvenuto nella base partigiana di via Scandellara a Bologna.
Riconosciuto partigiano con il grado di commissario politico dall’ 01/03/1944 alla Liberazione.
Ha pubblicato:
con A. Benetti e G. Ognibene, "Castenaso: un contributo per la conquista della libertà e della democrazia; Il contadino e il partigiano. Antifascismo e guerra di liberazione a Castenaso"

Carlini Azzo

Nato il 21/06/1906 a Minerbio. Militò a Malalbergo nel battaglione Gotti della 4° Brigata Venturoli Garibaldi. Carcerato a Bologna dal 22/12/1944 al 10/02/1945, venne fucilato a S.Ruffillo il 10/02/1945 con altri 11 partigiani.
Riconosciuto partigiano dall’01/02/1944 al 10/02/1945.

Cazzola Michele

Nato il 12/08/1905 a Minerbio. Militò nel battaglione Cirillo della 4° Brigata Venturoli Garibaldi a Castel Maggiore. Ucciso per rappresaglia dalle forze armate tedesche assieme ad altre 32 persone (partigiani, civili, donne) il 14/10/1944 in località Sabbiuno di Castel Maggiore (in via Saliceto) dopo lo scontro avvenuto nei pressi nella stessa giornata fra partigiani e fascisti.
Riconosciuto come partigiano dall’01/01/1944 al 14/10/1944.

Chiarini Oriente

Nato il 24/01/1926 a Castel Maggiore. Militò nel Battaglione Gotti della 4° Brigata Venturoli Garibaldi a Minerbio. Incarcerato il 07/10/1944, venne fucilato il 18/11/1944 a Vigorso (Budrio).
Riconosciuto partigiano dall’ 01/07/1944 al 18/11/1944.
Alla sua memoria fu intitolato un reparto della Brigata Venturoli, il Battaglione Oriente.

Cicchetti Elio (Fantomas)

Nato il 01/01/1923 a Napoli. Prestò servizio militare in fanteria a Vicenza e Mestre dal 12/09/1942 al 08/09/1943. Rientrato a Bologna dopo l’armistizio, prese contatto con l’organizzazione clandestina. Operò in città e in pianura, prima nelle fila della 7° Brigata GAP Gianni Garibaldi, dove rimase fino al 10/02/1945 in qualità di vice comandante del distretto di Castel Maggiore, poi nella 4° Brigata Venturoli Garibaldi in cui ricoprì gli incarichi di comandante nel Battaglione Oriente di Minerbio e infine di vice comandante di brigata. Le azioni militari più rilevanti cui prese parte furono l’assalto alle case del fascio di Argelato, di Bentivoglio e di S.Giorgio di Piano; la battaglia per il grano nell’estate 1944; la battaglia di Porta Lame; la seconda battaglia della Bolognina in via Lombardi 13; l’insurrezione di Minerbio. Venne ferito tre volte in combattimento: a Castagnolo Minore (Bentivoglio) il 13/09/1944; a Bologna il 12/12/1944; a Minerbio il 23/03/1945. Durante i ricoveri all’Ospedale Consorziale di Bentivoglio e al Sant’Orsola seguiti alle ferite riportate nelle battaglie della Bolognina e di Minerbio, assunse il nome di Leopoldo Romagnoli.
Riconosciuto partigiano col grado di capitano dal 20/09/1943 alla Liberazione.
Ha pubblicato:
"Il campo giusto", Milano 1970;
"Un’amicizia durata mezz’ora" in “Al di qua della Gengis Khan. I partigiani raccontano”, pp.98 – 102;
"Una scuola di tecnica agraria nell’Emilia delle lotte contadine. Il Convitto “Gianni Calmieri” di Bologna", in “A scuola come in fabbrica. L’esperienza dei convitti scuola della rinascita”, Milano, Vangelista, 1979, pp. 44 – 7;
"Ricordo del compagno Angelo Andrioli, nel primo anniversario della scomparsa. Una vita per la libertà", Ozzano Emilia, 1980, pp. 16;
"In pianura la Resistenza è durata un giorno in più" in “Al di qua della Gengis Khan. I partigiani raccontano", pp. 50 – 3 ;
"Quando i partigiani lasciarono le armi" in “Resistenza oggi”, 1985, pp. 103 – 6.

Cipollani Dino (Marco)

Nato il 06/05/1924 ad Argelato. Fu uno dei promotori della lotta di liberazione nella zona di Argelato. Ebbe incarichi nel settore della stampa clandestina. Arrestato dai fascisti il 05/01/1944, venne detenuto nelle carceri di San Giovanni in Monte sino al 05/02/1944. Nell’estate 1944 gli fu affidata la direzione del Comitato di zona dei comuni di Granarolo, Minerbio, Baricella, Malalbergo, Castenaso, Budrio, Medicina e Molinella. Insieme a Giuseppe Bentivogli costituì il CNL di Molinella. Nell’inverno 1944 – 45 ebbe l’incarico di riorganizzare le formazioni partigiane nella zona delle retrovie del fronte. Arrestato dai tedeschi il 24/02/1945 durante un rastrellamento, venne incarcerato nella Rocca di Imola sino al 14/04/1945. Mentre veniva deportato a nord assieme ad altri partigiani prigionieri, il camion sul quale viaggiava fu mitragliato di notte dagli aerei alleati, per cui poté fuggire. Rientrato alla base la Valletta a Bentivoglio, partecipò ai combattimenti nei giorni dell’insurrezione. Riconosciuto partigiano dal 09/09/1943 alla Liberazione con il grado di capitano nella 2° Brigata Paolo Garibaldi, nella 4° Brigata Venturoli Garibaldi e nella 6° Brigata Jacchia Garibaldi.
Ha pubblicato:
"Irma Bandiera a Funo, giovanetta, partigiana e fino all’arresto" in “Pietroburgo nella pianura bolognese. Documenti, testimonianze e immagini su Argelato, Funo e dintorni”, dal 1859 in poi, a cura di L. Arbizzani, pp. 133 – 44.

Franceschi Talvanne

Nato il 31/08/1921 a Minerbio. Renitente alla chiamata alle armi della RSI, entrò nel movimento partigiano di Minerbio. Militò nel Battaglione Oriente della 4° Brigata Venturoli Garibaldi. Rastrellato dalle brigate nere, venne fucilato in località Prato Grande (Minerbio) il 04/10/1944. Riconosciuto partigiano dall’01/10/1943 al 04/10/1944.

Gazzetta Eusebio (Gazzella)

Nato a Tribano (Pd) il 30/04/1921. Nel 1943 residente a Minerbio. Militò nella 4° Brigata Venturoli Garibaldi. Fece parte del gruppo gappista che all’inizio del 1945 ridiede slancio al movimento partigiano di Minerbio. Rastrellato dai tedeschi in località San Giovanni in Triario, non si ebbero più sue notizie . E’ stato dichiarato disperso dal 13/03/1945.
Riconosciuto partigiano dal 22/03/1944 al 13/03/1945.

Grimaldi Fioravante

Nato il 09/09/1909 a Malalbergo. Venne arrestato nell’estate 1938 in seguito alla scoperta dell’organizzazione comunista bolognese operante nella zona di Altedo. Con sentenza istruttoria del 04/01/1939 fu deferito al Tribunale speciale che l’11/03/1939 lo condannò a 10 anni di carcere per costituzione del PCI e propaganda. Scontò la pena nel carcere di Civitavecchia dal 1938 al 1943. Liberato, prese parte alla lotta di liberazione. Militò nella 4° Brigata Venturoli Garibaldi e operò a Minerbio. Arrestato, venne deportato nel campo di concentramento di Flossemburg (Germania) dove morì il 20/01/1945.
Riconosciuto partigiano dall’ 01/10/1943 al 20/01/1945.

Rimondi Giuseppe

Nato il 24/06/1925 a Minerbio. Subito dopo l’08/09/1943 fu tra i primi organizzatori delle squadre armate nella zona tra la Bolognina e Corticella. Successivamente si trasferì nell’alto Bellunese e militò nella Brigata Nannetti. Rientrato a Bologna il 22/09/1944 entrò nelle fila della 1° Brigata Irma Bandiera Garibaldi con funzione di comandante di battaglione e poi di vice comandante della formazione. Arrestato il 12/11/1944 fu a lungo torturato e fucilato al poligono di tiro il 18/11/1944.
Riconosciuto partigiano dal 09/09/1943 al 18/11/1944.

Rosini Walter (Red)

Nato il 04/12/1920 a San Pietro in Casale. Prestò servizio militare negli autieri in Libia dal 1940 al marzo 1943 e quindi a Casalecchio di Reno sino all’ 08/09/1943. Con l’inizio della lotta di liberazione si trasferì a San Pietro in Casale e militò nel battaglione Tolomelli della 2° brigata Paolo Garibaldi con funzione di commissario politico di battaglione. Prese parte a tutte le principali azioni che il suo battaglione eseguì nell’estate e autunno 1944. Arrestato dai fascisti il 26/02/1945 a San Pietro in Casale, riuscì a fuggire mentre lo stavano trasportando a Cento con un camion. Si recò ad Altedo ed entrò a far parte del battaglione Gotti della 4° Brigata Venturoli Garibaldi, divenendo commissario politico di battaglione. Per tutto l’inverno e la primavera 1945 operò a Baricella e il 21/04/1945 prese parte ai combattimenti che si svolsero tra Baricella e Minerbio contro le retroguardie tedesche.
Riconosciuto partigiano con il grado di capitano dal 01/02/1944 alla Liberazione.

Simoni Aleardo

Nato da Augusto e Giulia Collina il 05/09/1902 a Minerbio e ivi residente nel 1943. Fu fornaio a cà de’ fabbri e gestì con la moglie la bottega di alimentari del paese. Militò nel Battaglione Oriente della 4ª brigata Venturoli Garibaldi e operò a Minerbio. Venne catturato dai fascisti e deportato per due anni (1944/1945) in un campo di concentramento in Germania da dove riuscì a fuggire solo dopo la liberazione. Venne riconosciuto partigiano dall'1/10/43 alla Liberazione d’Italia.Nel 1963 gli venne conferita l’onorificenza di cavaliere della repubblica italiana per meriti di lavoro. Il ciclismo fu la sua grande passione. Arrivò ad essere un ciclista professionista tra il 1927 ed il 1934, partecipando a numerose competizioni. Il suo palmares annovera piazzamenti prestigiosi quali terzo classificato, per 3 anni consecutivi (1926,1927,1928) ,al circuito Valli Varesine, ottavo al giro d’Italia del 1927, primo alla coppa Placci, terzo al giro di Calabria, terzo al giro di Catalunya. Nel 1983 gli venne conferito, dagli Atleti Azzurri d’ Italia, il Diploma d’ Onore per la divulgazione dello sport.

Tommasini Luigi (don)

Nato il 01/06/1909 a Minerbio. Ordinato sacerdote il 11/09/1939, fu nominato parroco di Burzanella (Camugnano). Ai parrocchiani contrari al servizio militare, consigliò di inoltrare domanda come lavoratori volontari militarizzati in Germania. Dall’ufficio di collocamento di Bologna si fece rilasciare regolare delega per il loro reclutamento. Il 29/01/1942, su proposta del cardinale, accettò di recarsi a Saarbrucken (Germania) come cappellano dei lavoratori militarizzati. Qui si scontrò con i delegati sindacali fascisti e con i dirigenti tedeschi in difesa degli operai. Dopo il 25/07/1943, per dissensi con i tedeschi sul trattamento riservato agli operai italiani, subì gli arresti domiciliari a Neustadt ed a Heidelberg. Dopo l’08/09/1943, rientrò in Italia e tornò a Burzanella. Ripreso possesso della sua parrocchia, organizzò con i parrocchiani la difesa del centro abitato. Li consigliò di rispondere alla chiamata alle armi della RSI per poi scappare con le armi e darsi alla macchia. Vennero così organizzati i primi gruppi armati di cui fu tenuto costantemente aggiornato. Nella primavera del 1944, essendo aumentato il numero dei partigiani, chiese a Mario Bastia e Massenzio Masia la collaborazione di militari capaci di addestrare i partigiani. Si collegò in seguito alla Brigata Stella Rossa Lupo comandata da Mario Musolesi. Il 26/09/1944, venuto a conoscenza dell’imminente attacco tedesco, che culminò con l’eccidio di Marzabotto, informò Musolesi. Informò anche don Ferdinando Casagrande, don Ubaldo Marchioni e don Giovanni Fornasini, i quali preferirono restare con i loro parrocchiani. Il 27/09/1944 con duemila parrocchiani abbandonò Burzanella e attraversò il fronte.
Riconosciuto partigiano nella Brigata Stella Rossa Lupo con il grado di capitano, dal 23/12/1943 alla Liberazione.
Ha pubblicato “La bufera. Parroco nella Resistenza”, Bologna, 1994.

Trombetti Ferruccio

Nato il 27/04/1916 a Minerbio. Durante il servizio militare per sorteggio fu inviato in Spagna con l’ 11° Battaglione complementi e il grado di caporal maggiore nel corso della guerra civile. Trattenuto alle armi a seguito dell’entrata in guerra dell’Italia nel 2° reggimento granatieri, a Roma, con il grado di sergente maggiore. Dopo il 08/09/1943 partecipò con i commilitoni ai combattimenti per impedire ai tedeschi l’occupazione di Roma. Nell’ottobre 1943, ad Albano, aderì al PCI. Fu designato responsabile militare della zona dei Castelli Romani e divenne uno dei principali esponenti della formazione partigiana castelli Romani, diretta da Giuseppe Levi Cavagliene. Nel 1944 ebbe il compito di organizzatore del movimento partigiano nella provincia di Viterbo e di responsabile militare per il PCI. Dopo la liberazione di Roma fu messo a disposizione dell’OSS (Office of Strategic Services) e paracadutato in zona occupata al confine tra le province di Modena e Bologna. Era a capo della missione Appotomax (Radio Mele) e coordinava il servizio corrieri con contatti diretti fra il CUMER e i comandi oltre le linee alleate.
Riconosciuto partigiano dal 17/09/1943 al 30/04/1945.
Gli venne rilasciato dal governo degli Stati Uniti il Certificato di Apprezzamento.
Ricevette la citazione per la concessione della stella di bronzo per le azioni compiute rilasciata dal Quartier Generale del Mediterraneo USA.

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